🍁Primo volume di una collana pazzesca che ha affascinato intere generazioni, sparse in tutto il mondo dal 1883.
🍁Realizzato con il metodo ad incisione, che nell'Ottocento era molto diffuso per poter rappresentare l'emozioni che il libro riservava al lettore.
🍁Hachette ripropone le stesse illustrazioni e anche la copertina che furono usate proprio nella prima edizione di questa avventura piratesca di Robert Louis Stevenson.
✴️Ma prima..per chi non ha ancora avuto il piacere...TRAMA
Il romanzo è ambientato in un paesino sul mare, nell'Inghilterra del Settecento: il giovane Jim Hawikins e sua madre, proprietaria della locanda "Ammiraglio Benbow", scoprono nel baule di un marinaio morto la mappa di un tesoro nascosto su un'isola. Si tratta del tesoro di un famoso pirata, il capitano Flint. Jim, il dottor Livesey e il nobile Trelawney organizzano una spedizione a bordo della "Hispaniola" e portano con sé come cuoco di bordo un uomo dalla gamba di legno, Long John Silver, e il suo pappagallo. Inizia una grande avventura che per Jim sarà anche l'iniziazione alla vita adulta e la scoperta della malvagità umana.
✴️Parliamone un po'..
🍁Con la consapevolezza che l'abbiate già letto, voglio parlarvi del perchè questa ed. è assolutamente IMPERDIBILE.
🍁La copertina è ruvida al tatto, con intarsi in oro e colori primari come il blu, il rosso, trasformandola in un quadro.
🍁L'interno è ricco di illustrazioni originarie partorite dalla mente dell'autore, ad impreziosire tutto uno splendido segnalibro in stoffa, sempre dorato.
🍁Ma le mie parole non possono minimamente descrivere davvero la bellezza di questa collana, che inizia proprio con quest'avventure, "una partenza col BOTTO" potremmo definirla.
✴️Parola al lettore
🟤Possiamo mai annoiarci a parlare di questa avventura così speciale da tener il primo ministro britannico fino alle due di notte per finire di leggerla.
🟤Lo scrittore Henry James la definì "perfetta come un gioco da ragazzi ben giocato".
🟤Gerard Manley Hopkins scrisse addirittura che "c'è più genio in una pagina di Stevenson che in un volume di Sir Walter Scott".
📍Ma come nasce questo libro?
🟤Stevenson scrisse i primi capitoli a Braemar, nelle Highlands scozzesi, nel 1881.
🟤Si trovava in un cottage di campagna con altri membri della sua famiglia, fra cui il figliastro Lloyd Osbourne, il quale stava dipingendo ad acquerello la mappa di un'isola.
🟤Lo scrittore nel momento stesso in cui vide la mappa e ne fu affascinato, iniziando a battezzare diversi luoghi dell'isola con nomi di fantasia, per poi completare l'opera scrivendo "Isola del Tesoro" in un angolo del dipinto. Fu lo stesso Lloyd a commentare "come sarebbe bello leggere una storia su quest'isola!"
🟤Stevenson completò la mappa e iniziò subito a scrivere, leggendo la sua opera ai familiari man mano che completava i primi capitoli. Ciascuno diede un contributo: Lloyd chiese che nella storia non apparissero donne, il padre di Stevenson diede suggerimenti sui contenuti dello scrigno di Billy Bones e su altre scene. Alcune settimane dopo un amico di Stevenson, Alexander Japp, fece leggere i primi capitoli del romanzo al redattore della rivista Young Folks, che decise di pubblicarne un capitolo alla settimana.
🟤Inizialmente, l'opera di Stevenson (pubblicata fra l'ottobre del 1881 e il gennaio del 1882) non suscitò particolare interesse. Nel 1883 fu ripubblicata in forma di libro, ed ebbe un successo immediato sia di pubblico sia di critica.
📍Ma l'isola del tesoro esiste realmente?
🟤Michel Le Bris, ad esempio, credeva di aver identificato l'Isola del tesoro dalle parti di Point Lobos, di fronte a Carmel e non lontano da Monterey.
🟤Fra il settembre del 1879 e il luglio del 1880, Stevenson percorse in lungo e in largo la California dei cercatori d'oro, arrivando a trascorrere con Fanny Van de Grift Osbourne e l'undicenne figlio di lei una singolare luna di miele in un villaggio di minatori abbandonato, sulle montagne a nord di San Francisco, da lui rievocata in Abusivi a Silverado.
🟤Le Bris aggiunge che in un altro breve testo di quel periodo, The Old and New Pacific Capitals, le descrizioni dedicate a Monterey e a Point Lobos sono pressoché coincidenti con quelle dell'Isola del tesoro, lo stesso Stevenson, in una lettera all'amico Sidney Colvin scritta nel 1884, l'anno dopo l'uscita del romanzo, ad affermare: «Quanto all'ambiente, questo è, evidentemente, californiano».
📍Che sia realmente esistita un isola a cui s'ispirò l'autore per creare il suo tesoro?
🟤Ovviamente non abbiamo una risposta certa, possiamo solamente viaggiare tra i mari insieme a Jack e al capitano Long John Silver.
«Quindici uomini sulla cassa del morto, io-ho-ho! E una bottiglia di rum! Il bere e il diavolo hanno fatto il resto, io-ho-ho! E una bottiglia di rum!»